Chi erano, chi sono oggi, da dove venivano. Come si è sviluppata la loro civiltà e perchè è scomparsa. In queste pagine ho raccolto informazioni storiche, curiosità mappe e link utili per scoprire il favoloso mondo Maya e i popoli ai quali è direttamente collegato.
Le immagini che si trovano a lato del testo sono riproduzioni di autentici reperti Maya realizzati da abili scultori per decorare il resort Iberostar Tucan.
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La civiltà dei Maya è una delle più grandi civiltà che il mondo abbia mai conosciuto. Il suo impero si estese per un millennio in quello che è oggi il Messico orientale, il Guatemala, il Belize e l’Honduras settentrionale. I Maya sono misteriosi come gli Etruschi e la loro storia presenta larghi vuoti, il maggiore dei quali riguarda la loro improvvisa decadenza: quando gli spagnoli giunsero in America, trovarono solo un popolo impoverito, stanco e dimentico del suo grande passato. Nei secoli successivi, esso venne del tutto dimenticato e la foresta tropicale coprì i templi e i palazzi, cancellandoli dalla vista.

STORIA
I primi abitanti di questa terra giunsero probabilmente oltre 20.000 anni prima che Colombo sbarcasse nel continente americano.
I loro discendenti diedero vita a una serie di civiltà altamente evolute che fiorirono tra il 1.200 a.C. e il 1.521 d.C.
Fra queste le più note sono quelle dei Maya e degli Aztechi.
Viaggiando per il Messico avrete la possibilità di visitare le vestigia dei misteriosi Olmechi sulla costa del Golfo del Messico, degli Zapotechi dell'Oaxaca, della grande città imperiale di Teotihuacàn, nei pressi di Città del Messico, dei guerrieri Toltechi e di altre popolazioni.
Tradizionalmente gli storici dividono la storia del Messico dell'era preispanica (precedente la conquista spagnola) in quattro periodi: arcaico, prima del 1.500 a.C.; preclassico o formativo, dal 1.500 a.C. al 250 d.C.; classico, dal 250 d.C. al 900 d.C.; postclassico, dal 900 d.C. alla caduta dell'impero azteco nel 1.521.
Comunque la si voglia dividere, la storia del Messico è un affascinante susseguirsi di popoli e di culture.

GLI ALBORI
E' ormai accertato che, a parte qualche sporadica incursione vichinga nella parte settentrionale e alcuni probabili contatti attraverso il pacifico con il Sud-est asiatico, i primi abitanti dell'America preispanica giunsero dalla Siberia durante l'ultima era glaciale in parecchie ondate migratorie verificatesi forse tra il 60.000 e l'8.000 a.C. attraverso le terre ora sommerse dello Stretto di Bering.
Questi primi Messicani cacciavano i grandi branchi di animali che pascolavano nelle praterie delle vallate montane.
Con l'aumento della temperatura verificatosi alla fine dell'era glaciale, le vallate diventarono più aride e cessarono di fornire sostentamento alla vita animale, costringendo così gli uomini a trarre maggior nutrimento dai vegetali.
Gli archeologi hanno ricostruito le tappe della lenta nascita dell'agricoltura nella valle di Tehuacàn nello stato di Puebla, dove poco dopo il 6.500 a.C. gli abitanti coltivavano il chili (peperoncino) e una varietà di zucca.
Tra il 5.000 e il 3.500 a.C. essi iniziarono a produrre forme mutanti di un minuscolo granturco selvatico e a macinarlo per ricavarne alimento.
Dopo il 3.500 a.C. una varietà di mais notevolmente migliore, insieme ai fagioli, consentì alle genti della valle di Tehuacàn di condurre una vita semistanziale nei villaggi e di dedicare meno tempo alle battute di caccia stagionali.
Verso il 2.300 a.C. comparve la ceramica.

GLI OLMECHI
La prima civiltà messicana sorse vicino alla costa del Golfo del Messico, nelle umide pianure del Veracruz meridionale e del vicino Tabasco. Era quella degli Olmechi, ovvero il "popolo della regione della gomma", nome coniato negli anni '20 del XX secolo. La civiltà olmeca è famosa per le importanti "teste olmeche", sculture di pietra raffiguranti teste umane alte fino a 3 metri, con volti arcigni e naso schiacciato, in cui si mescolavano i tratti di bambini e di giaguari (i cosiddetti "giaguari-mannari") e con indosso dei curiosi elmetti.
Il primo grande centro olmechi di cui ci sia giunta memoria, San Lorenzo nello stato di Veracruz, prosperò all'incirca tra il 1.200 e il 900 a.C. Probabilmente il basalto con cui otto teste olmeche e molti altri monumenti di pietra vennero realizzati in quest'area, fu trascinato, fatto rotolare o trasportato su zattere coprendo una distanza di 60 o 80 chilometri.
Rinvenimenti di oggetti provenienti da molto lontano, come manufatti di ossidiana (una pietra vulcanica simile al vetro), originaria del Guatemala e degli altipiani messicani, inducono a pensare che San Lorenzo controllasse i commerci di una zona molto estesa.
Il secondo grande centro olmeco fu La Venta, nel Tabasco, che prosperò per alcuni secoli fino intorno al 600 a.C. In questo sito sono state ritrovate diverse tombe, e in una di esse sono stati rinvenuti per la prima volta oggetti in giada (uno dei materiali ornamentali preferiti nell'era preispanica). A La Venta furono scolpite almeno 5 teste olmeche.
I siti olmechi rinvenuti lontano dalla costa del Golfo del Messico erano probabilmente stazioni commerciali dotate di guarnigioni per assicurare il rifornimento di giada, di ossidiana e di altri materiali di lusso all'élite olmeca. Il sito più suggestivo è quello di Chalcatzingo, nel Morelos.
Sia San Lorenzo sia La Venta furono distrutte con la violenza. Ma l'arte, le credenze religiose e probabilmente l'organizzazione sociale olmeche, esercitarono una forte influenza sulle civiltà che seguirono.
Oltre ai giaguari-mannari, nell'olimpo olmeco spiccavano le divinità del fuoco, del mais e del serpente piumato, figure che continuano a esistere per l'intera epoca preispanica.

I PERIODI DELLA CIVILTA' MAYA