25 giugno 2006

Principi e ranocchi!

Peccato che la "fiaba" di Shrek viva solo nella fantazia della Deamworks. Dove i principi sono cattivi cattivi e invece gli orchi sono buoni buoni.
Nella realtà i principi ce li riportiamo a casa tutti contenti... con annessi e connessi.

Ora, quel gran "galantuomo" che risponde al nome di Vittorio Emanuele è di nuovo nei guai, anche se temo per poco. Le imputazioni che in questi giorni gravano sulla sua testa vanno dall'asociazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso, all'associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione nell'ambito di un'indagine legata al casinò di Campione d'Italia... niente male per uno che non è nuovo ai rapporti con la giustizia.
Ma forse è bene rinfrescare la memoria a coloro che non si ricordano che:
Già negli anni '70 Vittorio Emanuele venne indagato sia dalla pretura di Venezia per traffico internazionale di armi dal giudice Carlo Mastelloni, sia dalla prefettura di Trento seguita dal giudice Carlo Palermo, caso poi trasferito alla pretura di Roma a causa del notevole peso politico che stava assumendo e che venne alla fine insabbiato. La questione riguardava un certo numero di elicotteri Agusta, ben equipaggiati di armi varie, forniti al governo del Sud Africa, che se ne serviva per "sedare" eventuali rivolte raziali... naturalmente nere... che diamine.
Il 18 agosto 1978, nell'Isola di Cavallo (Corsica), sotto gli effetti dell'alcol durante una lite con il miliardario Nicky Pende, sparò alcuni colpi di fucile, uno dei quali colpì lo studente tedesco di 19 anni Dirk Geerd Hamer, figlio di Ryke Geerd Hamer che stava dormendo in una barca vicina e che morì nel dicembre dello stesso anno dopo una lunga agonia. Nel dicembre del 1991 Vittorio Emanuele venne assolto dalla Camera d'accusa parigina dall'accusa di omicidio volontario e condannato a 6 mesi con la condizionale per porto abusivo d'arma da fuoco. L'arma in questione era un fucile Garand americano, un'arma militare che costituiva reato solo il pensare di averla in casa... (scommettiamo che se colpisco un ladro con un sasso mentre scappa e lui muore, passo i prossimi 10 anni in galera?).
In ultimo, è risultato iscritto alla loggia massonica P2 di Licio Gelli con la tessera numero 1621.

Ora mi domando... era proprio necessario farlo ritornare nel nostro paese? Non abbiamo già abbastanza delinquenti nelle alte sfere da doverne importare di nuovi? Poi, non avessimo saputo che tipo era...

D'ora in poi non bacerò mai più ranocchi... vuoi mai che....