12 aprile 2006

Taca banda!



Non posso che guardare con disprezzo a quest'ultima tornata elettorale.
La guerra e gli insulti prima del voto, i sondaggi come al solito fasulli e falsanti, il rincorrersi di voci, notte insonne a guardare le solite facce di gomma che ammorbano la platea con dichiarazioni, ansie, commenti da grande fratello su chi è in vantaggio e chi no, puntualmente smentiti dai dati dell'ultimo minuto.
Infine, con la lentezza di un bradipo anestetizzato, anche il risultato dei cittadini italiani all'estero arriva e finalmente possiamo mettere una pietra "tombale" su questo evento che di politico ha ben poco.
Il voto degli italiani all'estero è stato decisivo. Forse perché chi vive all'estero si sente più cittadino italiano nel cuore di noi che ci abitiamo, forse perché ha accesso a informazioni da stampa e televisione non "filtrate", una visione più obiettiva e realistica della nostra nazione.
Vince in tutto ciò l'arroganza di una classe politica che non avrebbe diritto di governare neanche una colonia di pulci su un cane randagio.
Vince l'arroganza di chi prima ci offende e poi chiede di fare una "grande coalizione". Vince l'arroganza di chi pensa che questa sia politica, ma si tratta solo di un grande circo equestre.

Taca banda quindi, lo spettacolo va avanti tra vincitori, vinti, contusi, collusi e... poveri Italiani.