L'opportunità di visitare la Provenza è arrivata dalla gita organizzata dalla scuola di mia figlia. Quattro giorni alla scoperta dei famosi luoghi medioevali del sud della Francia come Avignone e Arles (che vanta tra l'altro importanti origini romane). Una veloce visita a Nizza, in Costa Azzurra e una giornata passata in Camargue con visita a Aigues Mortes, la famosa cittadina fortificata, porto d'imbarco per le crociate e Saintes Maries de la Mer, famosa per Santa Sara, patrona dei gitani. Una gita in battello sul Rodano completa questo splendido giro.
Nizza Avignone
Arles Camargue
Aigues Mortes
Stes Maries DLM
I romani furono i primi a notare il suo fascino, invadendola e insediandosi. Fu grazie a loro che la Provenza cominciò davvero a prosperare. Molti teatri, bagni pubblici (alcuni tutt'ora in uso) e altri edifici sono visibili in città come Arles, Aix, Orange e Vaison-Ia-Romaine.
I centri cittadini vantano spazi pubblici di grandi dimensioni proprio come accadeva ai tempi di Augusto. La gente del posto ama trascorrere gran parte della giornata all'aperto, sorseggiando un pastis (un aperitivo a base di anice) seduti al tavolino di un caffè o sfidandosi a una partita di pétanque (una specie di gioco di bocce in cui si usano pesanti palle di ferro), all'ombra dei platani. La Provenza ha i suoi odori e i suoi sapori. Per goderli a pieno vi consigliamo di visitare uno dei tanti mercati tipici. La cucina di questa regione è ricca di piatti a base di pesce e prodotti genuini che ben si accompagnano a un fresco vino rosé, una deliziosa specialità locale.

Storia
Nel corso dei secoli la Provenza fu abitata dai liguri, dai celti e dai greci, ma cominciò a prosperare solo dopo la conquista di Giulio Cesare a metà del I secolo a.C.. I romani chiamarono questa zona tra le Alpi, il mare e il fiume Rodano, Provincia Romana, da cui deriva appunto il nome di Provenza.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, alla fine del V secolo, la Provenza subì le invasioni di visigoti, burgundi e ostrogoti. Gli arabi che avevano dominato la penisola iberica e parte della Francia furono sconfitti nell'VIII secolo.
Durante il XIV secolo, la Chiesa Cattolica sotto una serie di papi di nazionalità francese trasferì la sua sede da Roma ad Avignone, dando inizio al periodo di maggiore splendore della città. La Provenza divenne parte della Francia nel 1481, ma Avignone e il Comtat Venaissin, con il suo capoluogo Carpentras, rimasero sotto il controllo papale fino alla rivoluzione.

Geografia
La Provenza si estende lungo le due rive del fiume Rodano, dalla zona poco più a nord di Orange fino al Mediterraneo e lungo la costa meridionale della Francia, dagli acquitrini salmastri della Camargue, a ovest, fino a Marsiglia, a est. Superata Marsiglia inizia la Costa Azzurra che storicamente fa parte della Provenza, e arriva fino al confine con l’Italia.
A sud di Arles, gli acquitrini della Camargue formati dal delta del Rodano occupano un triangolo delimitato dal Grand Rhone a est e dal Petit Rhone a ovest.
La maggior parte delle montagne e delle colline della regione si trova a est del Rodano: le Baronnies; il Mont Ventoux, con i suoi 1909 metri di altezza; l'altopiano di Vaucluse; l'aspra catena del Lubéron e le piccole Alpilles. Più a est si aprono le gole del canyon più spettacolare d'Europa, le Gorges du Verdon.

Clima
Il clima della Provenza è sereno, soleggiato e secco per la maggior parte dell'anno, anche se il mistral, un vento freddo e asciutto che soffia verso sud lungo la valle del Rodano spesso all'improvviso e con una furia violenta può trasformare un bel giorno di primavera in un gelido giorno d'inverno.
Il mistral provocato dalla contemporanea presenza di un'area di alta pressione sulla Francia centrale e di un'area di bassa pressione sul Mediterraneo soffia in continuazione per diversi giorni. Può raggiungere velocità superiori ai 100 km/h, danneggiando campi, alimentando gli incendi nei boschi e mettendo a dura prova i nervi di tutti. E un fenomeno piuttosto comune in inverno e in primavera.

Lingua
I vari dialetti del provenzale la cui grammatica è più simile al catalano e allo spagnolo che al francese sono ancora comunemente parlati da migliaia di persone in tutta la Francia meridionale, soprattutto dagli abitanti più anziani delle zone rurali.
Dal XII al XIV secolo circa, il provenzale fu la lingua letteraria della Francia e della Spagna settentrionale e veniva parlato fino in Italia. In quel periodo, era la lingua di elezione dei trovatori poeti, spesso cortigiani e nobili le cui melodie ed eleganti poesie cantavano l'ideale dell'amor cortese.