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Ho avuto la mia prima macchina fotografica a 18 anni, una Nikon FM.
I primi esperimenti in bianco e nero, le prime letture e l'interesse sempre crescente verso la fotografia che ancora oggi è parte di me.
Due sono per me gli aspetti che ho cercato di sviluppare, da una parte la rappresentazione della realtà, dall'altra la stessa realtà trasfigurata, modificata o colta in aspetti che l'occhio percepisce ma non focalizza.
Nel primo caso rientrano le immagini catturate nei miei viaggi, dove spesso la gente è protagonista, dove le opere dell'uomo, siano esse artistiche o urbane vengono spesso colte in modo inconsueto, dove le molteplici espressioni della natura vivono di luce propria.
La trasfigurazione della realtà mi porta invece alla ricerca del particolare, del taglio, della luce e della "costruzione della scena".
La tecnica in questo caso serve solo per sapere cosa fare per ottenere un dato risultato, il resto è immaginazione, intuito e desiderio di infrangere le regole, poichè nella fotografia regole non ne esistono.
Ho sempre usato macchine fotografiche analogiche (intendo quelle con pellicola) ma da circa tre anni ho cominciato a sondare il mondo digitale iniziando con una piccola Coolpix 2100. Oggi ho una Minolta Dimage A1 (ottima soluzione per rapporto qualità-ingombro) e una stupenda Nikon D200 con tre ottiche zoom, 12-24, 24-70 e 80-400 stabilizzato, oltre al parco obiettivi derivato dalla mia storica Nikon F3. Ne sono pienamente soddisfatto, anche se la pellicola... mantiene ancora una versatilità non raggiunta dalle digitali (a meno di spendere cifre veramente esagerate).