Forte Saccarana
Vermiglio (Val di Sole (TN)
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La visita al forte
Dalla carrareccia che conduceva a Forte Mero, dall'Ospizio di San Bartolomeo, proprio nella zona della difesa vicina dello stesso Forte, c'era una deviazione a sinistra, dove si imboccava la strada militare costruita tra il 1910 e il 1911, dai Trigheri di Vermiglio. Essa era la strada di arroccamento che conduceva al Forte Tonale (Zaccarana), costruito a 2116 m. di quota, che era il forte più moderno dei quattro costruiti dal Genio Militare austriaco a sbarramento della Val di Sole. Esso fu realizzato infatti a cominciare dal 1912, in calcestruzzo, e fu terminato a guerra iniziata nel 1915. Con sei cupole girevoli, ciascuna armata da un obice di 100 mm., era dotato anche di altre cupole, anch'esse girevoli, con funzione di osservatorio per il tiro delle artiglierie. Moltissime erano anche le feritoie per postazioni di mitragliatrici. Dal forte partirono, nei primi mesi dall'inizio della guerra, le salve di artiglieria che distrussero in pochissimi giorni la "Ridotta Garibaldina", l'unico accenno di difesa campale permanente, molto povero in verità, della linea difensiva italiana alle spalle del Passo Tonale. Ai primi di agosto del 1915 due obici italiani piazzati a Pontagna (presso Ponte di Legno) comandati da un capitano di artiglieria sardo, cieco di un occhio perso durante la campagna di Libia del 1911-12, centrarono in pieno il deposito munizioni del Forte, scardinandolo e facendolo saltare in aria. E non fu tutto. Qualche giorno dopo i cannoni del forte italiano di Corno d'Aola (sopra Ponte di Legno), inquadrarono con estrema precisione il Forte Tonale e lo batterono con un fuoco infernale, rendendolo praticamente già inservibile dopo pochi mesi di guerra. La reazione austriaca non si fece attendere. Il famoso Morser 305 di Forte Strino, sparò qualche giorno dopo, per rappresaglia, in sole 24 ore, ad intervalli, ben 65 colpi contro il Corno d'Aola, da dove però gli italiani, che si aspettavano la reazione austriaca, avevano tolto i cannoni e li avevano sistemati altrove. Furono quelli i giorni nei quali il Comando del II Rayon di Fucine decise ed attuò l'evacuazione forzata di Vermiglio.