Forte Barbafior
Val di Pejo
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La visita al forte
L'ipotesi di un altro pericolo di penetrazione in territorio austriaco proveniente da parte italiana a nord del Passo Tonale, attraverso la forcellina di Montozzo, la Val del Monte e la Val di Peio, preoccupava anche l'Alto Comando austriaco. La penetrazione si presentava come il classico aggiramento di una posizione montana nemica, con ricaduta della stessa penetrazione alle spalle delle fortificazioni permanenti in Val di Sole. Per questo motivo, sempre a partire dal 1860, fu realizzato anche il Forte Barbadifiori, in Val di Peio, sulla destra orografica del fiume Noce. L'accesso al Forte era assicurato dalla larga mulattiera in terra battuta che da Peio Fonti portava al Fontanino di Peio (Val Del Monte). Da essa, dopo qualche chilometro dall'inizio, si staccava una agile mulattiera che adduceva al Forte. Sulla sinistra orografica del Noce, invece, fu anche progettato e mai realizzato il Fortino di Frattasecca, sostituito poi da una serie di postazioni di artiglieria, la gran parte realizzate in terreno roccioso, con zona di intervento Malga Paludei, Montozzo e Sforzellina.