25 maggio 2006

Considerazioni veloci veloci...

Tra poco più di un'ora mi troverò come ogni settimana con gli amici, a combattere una guerra simulata dentro i computer.
Call of Duty è il gioco, le squadre sono Alleati contro Asse e... sono botte da orbi.

Che senso ha tutto questo?
E' giusto giocare alla guerra quando la gente innocente muore davvero? In una guerra vera?
E' possibile che la simulazione scateni (se già non ce ne fosse bisogno) gli istinti "naturali" dell'uomo di combattere il proprio simile? In nome di ideali tutt'altro che nobili?

Questo non lo so, ma se si combattesse "solo" con i computer, solo per... gioco, forse sarebbe già un passo avanti.